domenica 21 febbraio 2016

Prima presentazione ufficiale

Il 20 Febbraio c'è stata la mia prima presentazione senza la casa editrice ad organizzare il tutto.
L'emozione era tanta ma con un gruppo come i Lunatici ad alternarsi alle mie parole, l'ansia è scemata un pochino.
Un pochino, non tutta... stavo morendo di paura in realtà.


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La serata si è svolta liscia come l'olio.
Partiamo dal principio.


Tutto era pronto da TRE giorni (l'ansia faceva parte di me già da mesi, da quando ho preso accordi per presenziare all'evento creato dal comune in poche parole).
Non dovevo far altro che prendere la mia bella scatoletta con libri, volantini, manifesti, microfoni, discorso (molto importante nonostante non l'abbia quasi seguito, ma questo lo vedremo più avanti) e via dicendo, ed andare al teatro del mio paese chiedendomi se sarebbe venuto qualcuno o sarei rimasta davanti a delle sedie vuote.

Arrivata al teatro, incontro I Lunatici, tribute band dei Pink Floyd dal sound particolarmente curato, preciso e pieno di quella psichedelia passionale che racchiude il gruppo di cui fanno le cover.
Incontro anche il proprietario del teatro ed entriamo per dare un'occhiata per poterci organizzare tutti quanti al meglio.
Aiuto i ragazzi a scaricare l'attrezzatura, a portarla all'interno del teatro e metterla sul palco (una faticaccia che chi non suona non sa cosa sia).


Mentre loro montano la loro attrezzatura io preparo il banchetto a cui siederà mia madre (che devo ringraziare sempre troppo per il sostegno e l'aiuto) per accogliere chi vorrà acquistare il mio libro.
Non faccio che guardarlo e pensare che manchi qualcosa fino a quando il gruppo non fa il suo sound check.

Mi godo la musica e tento di aiutarli a sistemare i suoni facendo avanti ed indietro dal palco al mixer gestito dal fonico.
Quando finalmente mi siedo in prima fila per riposarmi e cercare di far andare via l'ansia mentre leggo e rileggo il mio discorso, entra una signora nel teatro e chiede di me.
Vado subito da lei vedendo un enorme mazzo di fiori rossi, me lo consegna e mi fa gli auguri per la serata.
La ringrazio e la lascio andare via chiedendomi chi fosse l'artefice di quel gesto.

Prendo il bigliettino con sopra l'immagine di una coccinella su un mazzolino di quadrifogli e lo apro.
Leggo attentamente le parole scritte con una calligrafia che ho decifrato migliaia di volte e che ormai conosco a memoria e scoppiare a piangere mi è inevitabile.
Ancora una volta devo ringraziare i miei genitori per quel gesto che è stato capace di alleviare un pò di quella tensione che mi affliggeva e soprattutto, per la loro capacità di credere in me ogni giorno.
Quando li vedo arrivare non posso che saltargli al collo e ringraziarli nell'unica maniera che conosco, così gli tocca farmi calmare e smettere di piangere.





Ciò che mi sembrava mancasse, è arrivato inaspettatamente a decorare il mio banchetto ed 
a donare un pò più di eleganza ai miei libri ed alla loro presentazione.




Si comincia la presentazione con un discorso da parte del sindaco.
Vuole far capire l'importanza di questo evento, l'importanza della cultura, delle parole, della musica.
L'importanza nel credere nei giovani e nelle loro passioni.
Spiega che hanno voluto cominciare quest evento che dura un mese, con la più giovane autrice di Volvera e concluderlo con quello più grande.
Poi lascia il palco tutto per me.


è grandissimo un posto del genere per una sola persona.
L'ansia ti schiaccia, non vorresti far altro che scendere da quel palco, sederti e dire a qualcun altro "Vai avanti tu che io non ce la faccio".
Vedere gli sguardi della gente puntati su di te, ti crea mille paranoie.
Si staranno annoiando? Sarò logorroica? Dirò cavolate? Se ne accorgeranno? C'è qualcuno che conosco? C'è qualcuno che può aiutarmi a concentrarmi mentre parlo? C'è qualcuno che può tirare l'allarme antincendio per far scappare tutti e concludere qui la serata? 
Un unico dubbio intenso e continuo che ti gira per la testa mentre parli di te, della tua passione per la scrittura, per come è nata e tenti di far capire come sei dentro.
Speri che alla gente non arrivi la tua paura, il tuo nervosismo ma sei sicura che tutto ciò che provi, le persone davanti a te lo percepiscono, lo sentono e magari pensano che tu non sia poi così forte come vuoi dimostrare di essere.
L'unica cosa, è che loro non hanno mai provato a fare una cosa del genere e non possono neppure immaginare cosa voglia dire.

Fine della prima parte in cui racconto di me e della mia vita, tocca alla prima metà del concerto dei Lunatici.
Le musiche dei Pink Floyd tuonano nel piccolo teatro di Volvera e fanno tremare tutti coloro che sono seduti di fronte al palco ad assistere a questo bellissimo spettacolo di questi musicisti dalla bravura straordinaria.
Partono da una magnifica Astronomy Domine, continuano offrendo sigari con Have a Cigar, una dolcissima Wish you were here, passano a Cymbaline e per finire con la psichedelia di Echoes.
Poi decidono di passarmi nuovamente il microfono e farmi finire la mia presentazione ma questa volta non salgo da sola.

La cara Cristina sale e racconta con me la storia di Intrighi celesti.
Io parlo di questo amore tra la giovane Claire e Giuliano, delle sue passioni, delle sue amicizie, delle sue avventure e la mia amica ad intervalli regolari, con la voce potente, impostata e sognante, legge estratti dal mio libro per far capire al pubblico quanto c'è scritto, com'è raccontato e quanto amore abbia messo in tutte le 272 pagine.
Fa suo il racconto e si appassiona nel leggerlo.
Dietro al suo ruolo, c'è uno studio incredibile per poter far trasparire la passione che lei legge in quelle righe, tra quelle parole.


Quando finisco e scendo dal palco, sono stravolta dalla stanchezza data dall'emozione ma la mia presentazione non è finita ed i Lunatici devono salire nuovamente.
Questa volta li accompagnerò io e farò sparire totalmente l'ansia con l'altra mia passione più grande.
Canterò ed ascolterò le loro bellissime cover.

Fanno respirare della fresca aria con Breathe, fanno capire l'importanza dei soldi nella nostra società con Money, vogliono far rompere i muri con Another break in the Wall e finiscono con Comfortably Numb.

La serata sembra finire con il concerto ma non è così.
Arrivata al banchetto con i libri, vengo assaltata dalla gente che è venuta ad assistere alla mia presentazione.
C'è chi vuole parlarmi, chi vuole salutarmi, chi vuole congratularsi, chi vuole acquistare il libro e vuole avere una dedica, chi vuole semplicemente abbracciarmi.
Le emozioni mi hanno travolta, mi hanno stravolta e mi hanno fatta sentire soddisfatta del mio lavoro e del mio libro.

Non vedo l'ora di finire il seguito per poterlo pubblicare e farlo leggere a tutti coloro che mi hanno sostenuta col primo, a tutti coloro che hanno creduto in me ad occhi chiusi, senza conoscermi per il solo fatto che ero una loro concittadina o perché sono una ragazza giovane che sogna, crede e combatte per i suoi sogni.
Non vedo l'ora di finire la mia storia perché ho realizzato che Claire merita di avere un lieto fine, qualsiasi esso sia.
Non vedo l'ora di finire, per potermi sentire nuovamente a quel modo, con la soddisfazione di chi raggiunge il suo sogno e continua a combattere per portarlo avanti, per creare qualcosa di bello, qualcosa che possa cambiare almeno un po', la vita di chi legge.
Non vedo l'ora di finire, per mostrare a chi non ha voluto credere in me, che io valgo e che posso arrivare in alto anche senza di loro.

Voglio ringraziare tutti coloro che sono venuti ad assistere alla mia presentazione, tutti coloro che hanno partecipato attivamente all'evento.
Voglio ringraziare i Lunatici per essere venuti a suonare per me e la mia presentazione, i miei genitori per avermi aiutata ed aver creduto in me, il sindaco per avermi invitata all'evento del paese, Cristina per avermi aiutata nella presentazione ed aver letto per me.
Voglio ringraziare tutti coloro che ancora adesso mi aiutano, leggono il mio libro e seguono costantemente le mie evoluzioni in pagina, tutti coloro che si prendono la briga di prendere il mio libro e recensirlo.
Voglio inoltre ringraziare chi ha portato pazienza ed ha letto tutto quest'articolo.
Forse, effettivamente, sono leggermente logorroica XD

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